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Post-crescita: come limitare il riscaldamento globale a 1,5°C
La crescita economica è il principale motore delle emissioni globali di CO2, poiché tende ad aumentare la domanda di energia, rendendo così più difficile la decarbonizzazione dell'intero sistema energetico. La relazione tra crescita ed emissioni è stata evidente nel rallentamento delle emissioni globali dal 2010 al 2020, avvenuto nonostante i deboli sforzi di mitigazione, principalmente a causa di una crescita economica mondiale molto più lenta del previsto.
Nonostante la recente tendenza a una minore crescita economica e il suo effetto sulle emissioni globali di CO2, gli scenari di mitigazione climatica considerati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) continuano a escludere futuri con una crescita economica più bassa.
Uno studio recente di Aljoša Slameršak, Giorgos Kallis, Daniel O’Neill e Jason Hickel, pubblicato su One Earth, mostra che, abbandonando la ricerca di una forte crescita economica, il mondo potrebbe ridurre significativamente il divario tra l'attuale traiettoria di emissioni pericolosamente elevate e i percorsi che permettono di rimanere in uno spazio climatico sicuro. Al contrario, il continuo perseguimento di una forte crescita economica potrebbe non lasciare percorsi praticabili per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Lo studio presenta percorsi di mitigazione contrastanti, che prevedono da un lato un ritorno a un percorso di forte crescita economica globale e scarsa azione climatica (uno scenario di "Alta Crescita e Politiche Attuali"), e dall'altro il proseguimento della tendenza globale di bassa crescita economica dal 2010 al 2020, accompagnata da un aumento delle ambizioni climatiche (uno scenario di "Bassa Crescita e Alta Ambizione").
Confrontando scenari di bassa e alta crescita, gli autori dimostrano che una crescita economica più lenta da sola può portare a una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 13% entro il 2030. Inoltre, una crescita più contenuta renderebbe possibile raggiungere le necessarie riduzioni di emissioni con un minore aumento delle energie a basse emissioni di carbonio e con miglioramenti di efficienza meno ambiziosi rispetto ai tassi previsti negli attuali scenari di mitigazione.
Tuttavia, gli autori sottolineano che anche negli scenari di bassa crescita, i percorsi di mitigazione compatibili con l’obiettivo di 1,5 °C richiedono un'accelerazione degli sforzi per la decarbonizzazione e la riduzione del consumo energetico. Il livello di ambizione richiesto equivale all'adozione immediata, a livello globale, degli obiettivi di mitigazione stabiliti nel Green Deal Europeo.
Scarica la pubblicazione: https://www.cell.com/one-earth/fulltext/S2590-3322(23)00507-9